A volte trascurati, a volte utilizzati in maniera non corretta, i due punti sono un segno che non riscuote molto successo. Dal punto di vista ritmico, si collocano a metà strada tra il punto fermo e la virgola, indicando una pausa né troppo lunga, né troppo breve. Questa posizione intermedia ha fatto sì che venissero utilizzati nei modi più disparati, anche da autori illustri, spesso in sostituzione di altri segni di interpunzione, o che, al contrario, venissero da altri sostituiti.

Manzoni ne è un esempio. Nel finale de I Promessi Sposi, infatti, troviamo Renzo dire: «Ho imparato […] a non mettermi ne’ tumulti: ho imparato a non predicare in piazza: ho imparato a non alzar troppo il gomito: ho imparato a non tenere in mano il martello delle porte, quando c’è lì d’intorno gente che ha la testa calda: ho imparato a non attaccarmi un campanello al piede, prima d’aver pensato quel che ne possa nascere». In questo caso, i due punti sono stati utilizzati più volte nella stessa frase, cosa che si tende a sconsigliare, e in situazioni in cui oggi si preferirebbe utilizzare una virgola o un punto e virgola.

La funzione dei due punti

La regola vuole che i due punti vengano utilizzati con funzione presentativa: il loro scopo, infatti, è quello di portare l’attenzione su ciò che segue. Sono, in parole povere, i conduttori televisivi della grammatica.
Sull’argomento, Antonio Frescaroli ha scritto: «Quei due puntini, uno sopra l’altro sotto, fanno pensare a due proiettori che gettano i loro fasci di luce sulle parole che seguono; e questo per meglio illuminarle, e illuminandole, per meglio chiarire la scena del periodo.» (La punteggiatura corretta. La punteggiatura efficace, De Vecchi Editore, 1968)

Come si usano per una corretta punteggiatura

Le funzioni dei due punti, secondo i libri di grammatica, sono tre.
La prima è quella di introdurre un discorso diretto. Nei dettati a scuola, le maestre dicevano sempre: «Due punti. A capo. Aperte virgolette e lettera maiuscola». Andare a capo non si usa più, a meno che non si voglia dare una particolare importanza al dialogo, ma per il resto l’indicazione rimane corretta.

Anche usarli per introdurre un elenco sta cadendo in disuso: si tende a preferire la virgola, oppure a non usare alcun tipo di punteggiatura.

I due punti, infine, hanno il compito di spiegare: specificano, concludono o esplicano quello che è appena stato detto o che si sta per dire. Nel farlo, spesso vanno a sostituire una congiunzione, collegando insieme due periodi senza bisogno di utilizzare altre parole.

Il punto (doppio) della questione è che i due punti avvisano il lettore che ciò che segue è importante. Non sono i protagonisti della frase, ma mettono altri sotto le luci della ribalta e li fanno sentire importanti.

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